Nel quadro del progetto PRIN 2008 "Mura Tarquiniesi" è stato elaborato un sistema di gestione dati interdisciplinare che vede attiva una collaborazione fra l’Università degli Studi di Milano (Dipartimenti di Beni Culturali e Ambientali Scienze della Terra “A. Desio”, Informatica e Comunicazione) e il Politecnico di Milano (Dipartimenti di Architettura e Studi Urbani e Architettura, Ingegneria delle Costruuzioni e Ambiente Costruito).
Da tale collaborazione è emerso un sistema di consultazione informatizzata, in grado di mettere in relazione fra di loro i dati archeologici e geologici, i manufatti architettonici e la relativa documentazione cartografica e fotografica, i contenuti scientifici scaturiti da ricerche pregresse e realizzate nel corso del progetto.
Novità dell’indagine è la lettura integrata delle aerofotogrammetrie storiche e il rilievo LiDAR realizzato nel 2010, metodologia sperimentata per la prima volta in contesti archeologici italiani a Tarquinia.
In particolare il database cartografico, su base GIS, sistematizza e cataloga la cartografia storica, moderna e contemporanea, la documentazione esistente relativa ai vincoli di tutela del sito, nonché tutti i materiali che si sono elaborati ad hoc per la ricerca, al fine di creare un “fondo documentario” unitario che potrà essere implementato e aggiornato costantemente. La banca dati cartografica, consentendo la localizzazione georeferenziata di ogni informazione sul territorio, offre la possibilità di integrare i dati della grande scala topografica con quelli della scala dello scavo stratigrafico, ponendo le basi per la consultazione in rete dei materiali rinvenuti nei vecchi e nuovi scavi mirata alla restituzione a tutto campo della documentazione archeologica (sistema T.Arc.H.N.A.) e all'interpretazione del paesaggio archeologico.
Rilievo LiDAR 2010: ricostruzione del DEM, Digital Elevation Model
Mediante il metodo di rilevamento con tecnologia LiDAR, in cui un laser scanner, installato su un velivolo, rileva la conformazione di ampie porzioni di territorio e raccoglie varie informazioni appartenenti al suolo, è possibile avere un Modello Digitale del Terreno (DTM) di alta precisione, e proprio questo tipo di prodotto si è rivelato estremamente proficuo nell’ambito del censimento delle emergenze archeologiche su vaste aree. È importante precisare che il DTM utile a questo tipo di lavoro ha alcune peculiarità che lo distinguono dagli altri: è infatti necessario che l’algoritmo utilizzato per scartare i punti non appartenenti al terreno non sia troppo selettivo, dal momento che l’emergenza archeologica e i piccoli manufatti d’interesse il più delle volte presentano proprio le caratteristiche geometriche che porterebbero a scartarli.
Rilievo LiDAR 2010: lettura del terreno attraverso la "nuvola di punti" (particolare dell'area degli scavi)
La ricerca ha messo a punto uno strumento utile all’analisi e al riconoscimento del palinsesto insediativo della Civita etrusca e delle sue mura. Il database cartografico GIS, grazie a tutte le sue interfacce (geologiche, storiche archeologiche), alla lettura della permanenza dei segni delle cartografie storiche, all’analisi dell’uso del suolo, unitamente all'utilizzo di tecnologie innovative per le interpretazione dei segni con DTM ha permesso di “strutturare” successive ricognizioni in situ mirate alla riconoscibilità delle evidenze e alla valutazione della loro permanenza sul territorio.
Le elaborazioni dei dati hanno permesso di prevedere sia futuri ambiti di ricerca, sia di indirizzare interventi di conservazione/riqualificazione delle aree archeologiche e naturalistiche del Pianoro della Civita, al fine di renderne effettiva la loro tutela, valorizzazione e fruibilità e di consentire così una pianificazione consapevole dei prossimi cantieri di ricerca archeologica sul sito. Tali acquisizioni potranno contribuire alla stesura di “linee guida” per la riqualificazione delle aree interessate dal Master Plan del sito UNESCO. In questo senso un primo significativo risultato è la Carta Archeologica della Civita di Tarquinia realizzata in piena sinergia con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l'Etruria meridionale.
Le numerose elaborazioni occorse, confrontate con gli esiti dell’analisi cartografica e completate dalle ricerche storico-archeologiche, hanno infatti portando al riconoscimento di numerose strutture archeologiche disperse, molte delle quali ignote in letteratura, ora raccolte per la prima volta in un iorganico nsieme.
Le ricognizioni GPS, in un primo momento focalizzate solo sulle pertinenze del circuito muraneo, sono dunque state estese a tutto il territorio, al fine di identificare, verificare e posizionare il maggior numero di rinvenimenti. A questo si aggiunge la ripresa delle indagini sui risultati delle prospezioni geomagnetiche condotte dalla Fondazione Lerici tra gli anni Sessanta e Ottanta, la cui interpretazione, è rimasta a lungo in sospeso a causa dell’immensa mole dei dati da trattare e delle difficoltà nella loro ricontestualizzazione. Questo lavoro, che l’Università degli Studi di Milano di concerto con il Politecnico di Milano sta svolgendo insieme alla Fondazione C.M. Lerici e alla British School at Rome, è stato reso possibile esclusivamente grazie alle elaborazioni dei dati LiDAR e all’indagine storica, che hanno permesso di riconoscere in anomalie e discontinuità i segni incontrovertibili della mano dell’uomo e di riposizionarli correttamente nello spazio topografico di appartenenza.
Produzione scientifica di maggiore rilevanza
G. Bagnasco Gianni - S. Bortolotto - N. Cattaneo - P. Favino - A. Garzulino - F. Guzzetti - M. Marzullo - R. Simonelli, Dalla conoscenza alla conservazione: il Pianoro della Civita di Tarquinia, in Atti della 15° Conferenza Nazionale ed EXPO 2011 ASITA, Federazione italiana delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali (15-18 Novembre 2011), Parma 2011, pp. 165-174.
G. Bagnasco Gianni, S. Bortolotto, N. Cattaneo, P. Favino, A. Garzulino, M. Marzullo - R. Simonelli, Nuove Tecniche di Indagine per la conoscenza delle evidenze archeologiche a carattere territoriale: il caso studio della Civita di Tarquinia, in Restauro Archeologico I/2012, Firenze 2012, pp. 20-25.
S. Bortolotto - P. Favino - A. Garzulino - R. Simonelli, Dalla conoscenza alla conervazione: il territorio della Civita di Tarquinia, in Aristonothos 5, 2012, pp. 251-257.
G. Bagnasco Gianni, Presenza/Assenza di Mura: implicazioni storico-culturali. Il caso di Tarquinia, in G. Bartoloni - L.M. Michetti (a cura di), Mura di legno, mura di terra, mura di pietra: fortificazioni nel Mediterraneo antico, Atti del convegno internazionale (Roma 7-9 maggio 2012), Scienze dell'antichità, 19.2/3 - 2013, Roma, 2014, pp. 429-453.
S. Bortolotto - P. Favino - R. Simonelli, Mura Tarquiniesi: lettura delle permanenze attraverso le foto aeree e la cartografia storica, in G. Bartoloni - L.M. Michetti (a cura di), Mura di legno, mura di terra, mura di pietra: fortificazioni nel Mediterraneo antico, Atti del convegno internazionale (Roma 7-9 maggio 2012), Scienze dell'antichità, 19.2/3 - 2013, Roma, 2014, pp. 122-130.
A. Garzulino - A. Perego - A. Zerboni, Mura tarquiniesi: lettura delle evidenze (Lidar) e degli aspetti geoarcheologici, in G. Bartoloni - L.M. Michetti (a cura di), Mura di legno, mura di terra, mura di pietra: fortificazioni nel Mediterraneo antico, Atti del convegno internazionale (Roma 7-9 maggio 2012), Scienze dell'antichità, 19.2/3 - 2013, Roma, 2014, pp. 131-140.
M. Marzullo, Mura Tarquiniesi: Definizione dei Limiti, in G. Bartoloni - L.M. Michetti (a cura di), Mura di legno, mura di terra, mura di pietra: fortificazioni nel Mediterraneo antico, Atti del convegno internazionale (Roma 7-9 maggio 2012), Scienze dell'antichità, 19.2/3 - 2013, Roma, 2014, pp. 141-148.
M. Marzullo - C. Piazzi, Attività artigianali a Tarquinia: gli spazi, le strutture e i prodotti, in M.C. Biella - R. Cascino - A.F. Ferrandes - M. Revello Lami (a cura di), Gli artigiani e la città. Officine e aree produttive tra VIII e III sec. a.C. nell’Italia centrale tirrenica, Atti della Giornata di Studio (British School at Rome, 11 gennaio 2016), Scienze dell'Antichità 23.2, 2017, pp. 255-272, 453.
G. Bagnasco Gianni - A. Garzulino - M. Marzullo, The last ten years of research at Tarquinia, in S. Garagnani - A. Gaucci (a cura di), Knowledge, Analysis and Innovative Methods for the study and the dissemination of ancient urban areas, Proceedings of the KAINUA 2017 International Conference in Honour of Professor Giuseppe Sassatelli’s 70th Birthday (Bologna, 18-21 Aprile 2017), Archeologia e Calcolatori 28.2 (2017), pp. 211-221.